Primo Maggio

Anellini alla Norma, Arista al sale, Panzanella, Fave e pecorino

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANELLINI ALLA NORMA

gli ingredienti
dosi per 4 persone
300g di anellini
2 melanzane,
400g di pelati,
50g di ricotta salata,
50g di parmigiano,
un bocconcino (125g di mozzarella),
un pizzico di zucchero,
scalogno, basilico, olio evo, sale.

Mondare e lavare le melanzane, tagliarle a cubetti piccoli, spolverarle di sale e lasciare a sgocciolare per mezz’ora, quindi friggerle in abbondante olio. Nel frattempo, far rosolare lo scalogno in poco olio, aggiungere la salsa di pomodoro e il pizzico di zucchero. Quando è pronta aggiungete il basilico e tre quarti delle melanzane fritte e regolate sale e pepe. Far cuocere per circa 9 minuti gli anelletti (nella confezione c’è scritto 13 ma dovete farli cuocere per i ¾ del tempo indicato, quindi se usate i sedanini controllate il tempo di cottura -qui ci vogliono gli anellini siciliani, adatti per i timballi. Se non riuscite a trovarli, potete sostituirli con un formato di pasta piccola come i sedanini-) scolarli e passarli per un attimo sotto l’acqua fredda, condirli con la salsa,  unire la ricotta grattugiata, il bocconcino a dadini, sistemarli in una teglia da forno, mettere sopra le melanzane rimaste e spolverare di parmigiano. Mettere in forno per 20 minuti a 220°.

ARISTA AL SALE

gli ingredienti
dosi per 4 persone
800 gr di arista di maiale in un unico pezzo
1 kg di sale grosso
2 limoni
rosmarino, olio evo, sale e pepe

Legate ben stretta l’arista con lo spago da cucina, meglio se il vostro macellaio la prepara già legata o all’interno della rete per alimenti. Prendete una teglia da forno (non deve essere troppo più grande del pezzo di arista da cuocere), cospargete il fondo con uno strato leggero di sale, adagiate sopra l’arista spolverata di pepe, poggiate sopra il rosmarino e copritela con il sale restante. Mettete in forno a 200° per circa un’ora.
Tiratela fuori dal forno e quando sarà intiepidita togliete tutto il sale rimasto attaccato alla carne, eliminate lo spago e fatela raffreddare completamente (meglio se riposta un paio d’ore in frigo). Spremete i limoni, aggiungete l’olio (deve essere almeno della stessa quantità del succo di limone) sbattetelo con una forchetta o mettetelo in un barattolino ed agitalo per emulsionare la salsa. Affettate la carne molto sottile e versaci sopra la salsa di olio e limone.

PANZANELLA

gli ingredienti

dosi per 4 persone
4 fette di pane casereccio
200 g di pomodorini
1 cetriolo
mezza cipolla di Tropea
1 mazzo di rucola
150 g di Feta
50 g di olive nere
basilico, aceto, olio evo, sale e pepe

Tagliate il pane in piccoli cubetti e passatelo in padella velocemente con 2 cucchiai di olio: deve prendere un colore dorato ma non deve cuocere troppo (in alternativa potete passare il pane alla griglia e poi spezzettarlo con le mani). Mettetelo in un recipiente e versateci sopra un bicchierino d’acqua dove avrete messo un cucchiaino di aceto. Unite i pomodorini lavati e divisi a metà, le olive a pezzettini, la cipolla a fettine sottili, la rucola lavata, il cetriolo sbucciato e tagliato a dadini, le olive e la feta a cubetti. Preparatevi un barattolino dove metterete 50g di olio d’oliva 1 cucchiaio di aceto, il sale ed un pizzico di pepe.
Lo verserete sopra la panzanella 10 minuti prima di mangiare dopo aver agitato il barattolo per emulsionare la salsa.

FAVE E PECORINO

gli ingredienti
dosi per 4 persone
2 kg di fave fresche
250 g di pecorino romano
4 fette di pane toscano
olio evo e sale

Consigliamo il pane toscano perchè è morbido e fragrante e ha un gusto delicato che non disturba le fave – altrettanto delicate – e smorza il sapore preponderante del pecorino.
Tagliate a metà le fette di pane e irroratele con un filo d’olio ed un pizzico di sale, disponetele su un piatto e al centro mettete il pecorino a cubett. Servite con le fave che potete mettere in un cestino di vimini.

Tarallucci al vinopotete acquistarne una confezione già pronta per non allungare i tempi, ma se volete farli qualche giorno prima trovate la ricetta nella categoria “la ricetta in più”

LA SPESA

stampa la lista
Premesso che in casa abbiamo basilico, olio evo, rosmarino, pepe, sale e aceto, occorrono:

4 fette di pane casereccio,
4 fette di pane toscano
300 g di anellini o 300g di sedanini
1kg di sale grosso
400 g di pelati
250 g di pecorino romano
50 g di ricotta salata
un bocconcino (125g di mozzarella)
50 g di parmigiano
150 g di Feta
800 gr di arista di maiale in un unico pezzo
2 kg di fave fresche
2 melanzane
200 g di pomodorini
1 cetriolo
1 mazzo di rucola
1 cipolla di Tropea
scalogno
2 limoni
50 g di olive verdi denocciolate

TABELLA DI MARCIA
La sera prima preparate l’arista e mettetela in forno, friggete le melanzane (riponetele in frigo con la carta assorbente) e preparate la salsa di pomodoro. Al mattino vi serviranno solo 30 minuti: lessate la pasta, nel frattempo tagliate il bocconcino, condite la pasta e mettetela in forno, preparate la panzanella, togliete l’arista dal frigo e tagliatela, preparate in due barattolini le salse per l’arista e per la panzanella, tagliate il pecorino a cubetti

FACCIAMO ANCHE
Tutti questi piatti possono eserre serviti indifferentemente caldi o freddi e si prestano pertanto ad essere mangiati sia in casa che all’aperto. Se mangiamo in casa, usiamo una tovaglia a quadrettini – che fa tanto “pic nic” – e usiamo, per una volta, piatti e bicchieri di carta: ci eviteremo di lavarli, visto che oggi non si lavora. Se volete fare un centro tavola, usate un piccolo cestino di vimini con al centro un mazzetto di fiori di campo e se volete proprio strafare, spargete anche dei petali di fiori e piccoli fili d’erba intorno al cestino E buona festa a tutti!

I VINI Sono tutti cibi dal sapore deciso e si accompagno a vini ben strutturati, ma siamo a pranzo e non vogliamo appesantirci troppo, un rosè fresco sarà ottimo

Lo sapevi?

I VINI ROSE’
Il vino rosato è da sempre sottostimato.
Non so se perché è tenuto in scarsa considerazione dagli addetti ai lavori (quelli che ne capiscono meno), di certo i consumatori lo amano poco perché erroneamente lo ritengono spesso una miscela malriuscita di vino rosso e vino bianco.   (…continua)

“E’ una Norma!”

La Pasta alla norma è un piatto tipico della cucina siciliana, in particolare di quella catanese. Il suo nome trae origine, secondo la tradizione, da un elogio che il commediografo Nino Martoglio, nell’autunno del 1920, esternò durante un pranzo a casa dell’attore teatrale Janu Pandolfini.   (…continua)
 

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